.Pulsar o Stelle di Neutroni
Questi impulsi sono estremamente rapidi e a seconda della pulsar si ha un una durata che va da qualche decina di millisecondi fino ad un massimo di poche decine o centinaia di secondi. Le pulsar possono essere considerate dei veri e proprio orologi cosmici, infatti la loro pulsazione subisce variazioni apprezzabili solo in lunghi intervalli di tempo.
Per esempio una pulsar aumenta di un secondo la sua pulsazione ogni 3 milioni di anni circa.
La prima pulsar venne scoperta nel 1967 ad opera di Jocelyn Bell e Anthony Hewish. A quel tempo Jocelyn Bell era una giovane appena laureatasi in Fisica che scrutando il cielo con un radiotelescopio, trovò un segnale radio proveniente da un punto preciso della nostra Galassia. Il fatto curioso era che questo segnale era intermittente e si ripeteva con una regolarità precisa, ogni 1.377 secondi.
All'inizio pensò si trattasse di una interferenza terrestre, ma l'impulso continuava a manifestarsi indipendentemente dalle attività radio terrestri. Dopo attente ricerche l'esistenza delle pulsar e la loro natura fu chiarita. L'unico tipo di stella che poteva emettere un segnale così regolare era la stella di neutroni.
Questa è una stella con massa pari a circa 1,5 masse solari, ma concentrata in un raggio di 10 Km. Queste stelle sono formate da neutroni, particelle elementari prive di carica.
Come spiegato in precedenza, la vita di una stella dipende dall'equilibrio tra la forza di gravità esterna e le reazioni nucleari interne, quando quest'equilibrio viene spezzato la stella si contrae rapidamente e le reazioni nucleari che si innescano portano alla distruzione della stella stessa. Mentre a seguito dell'esplosione gli strati esterni vengono scagliati nello spazio, il suo nucleo subisce un ulteriore collasso gravitazionale, cioè esso si accartoccia su se stesso formando un relitto stellare con densità elevatissima: una stella di neutroni.
Come conseguenza del collasso gravitazionale, la stella di neutroni accelera il proprio moto di rotazione su se stessa fino a ruotare con periodi di poche decine di millisecondi caratteristici delle pulsar.
L'emessione elettromagnetica dalle pulsar avviene a spese dell'energia di rotazione della stella di neutroni, quindi una perdita di energia di rotazione provoca un aumento del periodo di rotazione e un rallentamento della stella nel tempo.
Il tasso di rallentamento di una pulsar sarà tanto più rapido quanto è maggiore la quantità di energia di rotazione dissipata. Quindi le pulsar più vecchie sono quelle che hanno un periodo di rotazione più lungo. Da esso si riesce, quindi, a calcolare l'età della pulsar stessa.
Una pulsar vista ai raggi X, visibile nella costellazione delle Vele