.Ariete
MITO
L'ariete è l'animale alato dal vello d'oro che Nefele, la regina di Beozia abbandonata dal marito Atamante, mandò sulla terra per salvare i figli Frisso ed Elle, che stavano per essere sacrificati dal padre. Questi era stato raggirato da Ino, la sua nuova compagna, che mal vedeva i figli della prima moglie di Atamante, e aveva progettato di eliminarli. L'intervento di Nefele salvò loro la vita: appena videro l'ariete, infatti, vi saltarono sopra e volarono verso la Colchide.
Durante il viaggio, però, Elle cadde nel braccio di mare che separa l'Asia Minore dall'Europa e annegò; in suo onore i Greci battezzarono quel tratto di mare Ellesponto. Arrivato a Colchide, Frisso sacrificò l'ariete e ne donò il vello al re locale, Eeta, di cui sposò la figlia, Calciope.
Una volta morto, Frisso tornò in patria sotto forma di spettro per tormentare il cugino Pelia, che aveva spodestato il re di Tessaglia. Il regno spettava in realtà a Giasone, e Pelia promise di restituirglielo se fosse riuscito a riportargli il vello d'oro. Giasone, allora, intraprese la spedizione assieme agli Argonauti e raggiunse la Colchide.
Poichè il re Eeta si oppose alla restituzione del vello d'oro, decise di sottrarlo furtivamente, ma il prezioso manto era custodito da un serpente che non dormiva mai. Fu grazie all'aiuto della figlia di Eeta, Medea, innamorata dell'eroe che in seguito sposò, che Giasone riuscì a compiere la sua impresa.
QUANDO E' VISIBILE
L'Ariete è visibile nel periodo autunno-invernale, principalmente nel mese di Novembre.
OGGETTI E STELLE
La costellazione dell'Ariete non contiene particolari oggetti stellari; Sono presenti due deboli galassie a spirale NGC772 e NGC821.
L'ariete è l'animale alato dal vello d'oro che Nefele, la regina di Beozia abbandonata dal marito Atamante, mandò sulla terra per salvare i figli Frisso ed Elle, che stavano per essere sacrificati dal padre. Questi era stato raggirato da Ino, la sua nuova compagna, che mal vedeva i figli della prima moglie di Atamante, e aveva progettato di eliminarli. L'intervento di Nefele salvò loro la vita: appena videro l'ariete, infatti, vi saltarono sopra e volarono verso la Colchide.
Durante il viaggio, però, Elle cadde nel braccio di mare che separa l'Asia Minore dall'Europa e annegò; in suo onore i Greci battezzarono quel tratto di mare Ellesponto. Arrivato a Colchide, Frisso sacrificò l'ariete e ne donò il vello al re locale, Eeta, di cui sposò la figlia, Calciope.
Una volta morto, Frisso tornò in patria sotto forma di spettro per tormentare il cugino Pelia, che aveva spodestato il re di Tessaglia. Il regno spettava in realtà a Giasone, e Pelia promise di restituirglielo se fosse riuscito a riportargli il vello d'oro. Giasone, allora, intraprese la spedizione assieme agli Argonauti e raggiunse la Colchide.
Poichè il re Eeta si oppose alla restituzione del vello d'oro, decise di sottrarlo furtivamente, ma il prezioso manto era custodito da un serpente che non dormiva mai. Fu grazie all'aiuto della figlia di Eeta, Medea, innamorata dell'eroe che in seguito sposò, che Giasone riuscì a compiere la sua impresa.
QUANDO E' VISIBILE
L'Ariete è visibile nel periodo autunno-invernale, principalmente nel mese di Novembre.
OGGETTI E STELLE
La costellazione dell'Ariete non contiene particolari oggetti stellari; Sono presenti due deboli galassie a spirale NGC772 e NGC821.
NGC772
NGC821