.Costellazioni
Attualmente le costellazioni ufficiali sono 88 e più della metà di esse ci sono state tramandate dall'astronomo
greco Tolomeo (100 d.C. circa – 175 circa d.C.), che raccogliendo le testimonianze e gli studi precedenti,
ne elencava 38 nel suo Almagesto.
Le costellazioni visibili dalle latitudini settentrionali sono basate principalmente su quelle della tradizione dell'Antica Grecia, e i loro nomi richiamano figure mitologiche come Pegaso o Ercole; quelle visibili dall'emisfero australe sono state invece battezzate in età illuministica, XVIII secolo, ed i loro nomi sono spesso legati ad invenzioni del tempo, come l'Orologio o il Microscopio.
Perché sono nate?
I raggruppamenti così formati sono delle entità esclusivamente prospettiche infatti:
Sono visibili sempre le stesse?
Nonostante le stelle possano considerarsi fisse, ogni costellazione muta la sua posizione per effetto del moto apparente del cielo. Questo perchè la Terra, oltre a girare su se stessa, compie anche un moto di rivoluzione attorno al Sole, offrendoci ogni notte una visuale della volta celeste leggermente diversa.
Ognuna di esse allora, con il passare dei mesi, apparirà alla stessa ora sempre più spostata verso Ovest, sino a quando scomparirà sotto l'orizzonte occidentale per riapparire poi, dopo un certo periodo di tempo, da quello orientale.
Eccezion fatta per le costellazioni dette circumpolari che, per effetto della sfericità della Terra, ruotano attorno all'asse terrestre, sia Nord che Sud.
Quindi avremo costellazioni che si vedono tutto l'anno e costellazioni visibili solo in determinate stagioni, oltre alla divisione generale tra quelle Boreali, dell'emisfero nord e Australi dell'emisfero sud.
Le costellazioni visibili dalle latitudini settentrionali sono basate principalmente su quelle della tradizione dell'Antica Grecia, e i loro nomi richiamano figure mitologiche come Pegaso o Ercole; quelle visibili dall'emisfero australe sono state invece battezzate in età illuministica, XVIII secolo, ed i loro nomi sono spesso legati ad invenzioni del tempo, come l'Orologio o il Microscopio.
Perché sono nate?
- quali indicatori naturali dello scorrere del tempo, con il sole di giorno e la luna di notte;
- come punti di riferimento per orientarsi per terra e per mare, attraverso il posizionarsi periodico dei corpi celesti;
- come segnalatori, in campo agricolo, dei momenti più propizi per la semina, la raccolta od altri importanti aspetti della vita quotidiana;
- le stelle, quali luci naturali, in un cielo buio, simbolo di tutto ciò che trascende la realtà umana, venivano in maniera illusoria identificate con la divinità, posta per così dire a protezione delle sorti dell’uomo
I raggruppamenti così formati sono delle entità esclusivamente prospettiche infatti:
- nello spazio tridimensionale le stelle che formano una stessa costellazione possono essere separate anche da distanze enormi, così come diverse possono essere le dimensioni e la luminosità;
- durante un ipotetico viaggio interstellare non riusciremmo più ad identificare alcuna costellazione, e ogni sosta vicino a qualunque stella ce ne farebbe identificare semmai di nuove, visibili solo da tale nuova prospettiva.
- nel corso del tempo sono state definite costellazioni differenti, alcune sono state aggiunte, altre sono state unite tra di loro.
Sono visibili sempre le stesse?
Nonostante le stelle possano considerarsi fisse, ogni costellazione muta la sua posizione per effetto del moto apparente del cielo. Questo perchè la Terra, oltre a girare su se stessa, compie anche un moto di rivoluzione attorno al Sole, offrendoci ogni notte una visuale della volta celeste leggermente diversa.
Ognuna di esse allora, con il passare dei mesi, apparirà alla stessa ora sempre più spostata verso Ovest, sino a quando scomparirà sotto l'orizzonte occidentale per riapparire poi, dopo un certo periodo di tempo, da quello orientale.
Eccezion fatta per le costellazioni dette circumpolari che, per effetto della sfericità della Terra, ruotano attorno all'asse terrestre, sia Nord che Sud.
Quindi avremo costellazioni che si vedono tutto l'anno e costellazioni visibili solo in determinate stagioni, oltre alla divisione generale tra quelle Boreali, dell'emisfero nord e Australi dell'emisfero sud.